Il divorzio “veloce”.

La riforma Cartabia (D.lgs 149/2022) ha introdotto la possibilità di proporre con un unico ricorso al tribunale sia la domanda di separazione che di divorzio.

Questo vale sia per le separazioni consensuali che giudiziali, ove cioè non vi sia accordo tra i coniugi.

L’art. 473-bis.49 cod. proc. civ. ci dice infatti che negli atti introduttivi del procedimento di separazione personale le parti possono proporre anche domanda di divorzio, oltre alle domande a questa connesse (mantenimento, affido dei figli, ecc.).

La riforma non ha tuttavia modificato i termini per chiedere il divorzio (pari a 6 mesi nel caso di separazione consensuale e 12 mesi nel caso di separazione giudiziale, in entrambi i casi decorrenti dalla comparsa dei coniugi di fronte al presidente del tribunale), il giudice non potrà esprimersi sul divorzio se tali termini non sono decorsi.

Le domande proposte con unico ricorso sono procedibili decorso il termine previsto dalla legge, previo passaggio in giudicato della sentenza che pronuncia la separazione personale.

Quali sono i vantaggi:

  • minori costi in termini di compensi degli avvocati e di spese di giustizia;
  • il giudice dispone un unico accertamento sulle condizioni personali e reddituali dei coniugi.

Nella separazione consensuale il giudice non dovrà fare altro, alla prima udienza, che dichiarare con sentenza la separazione dei coniugi (e ogni altro provvedimento consequenziale, come ad esempio l’assegnazione della casa familiare) e poi, alla successiva udienza fissata dopo almeno 6 mesi, dichiarare definitivamente sciolto il matrimonio, magari confermando le condizioni della separazione.

L’art. 473-bis.51 cod. proc. civ. prevede inoltre che coniugi, sempre consensualmente, hanno inoltre anche la possibilità di rifiutare di comparire davanti al presidente del tribunale per il tentativo di conciliazione e l’udienza viene d sostituita dal deposito di note scritte depositate telematicamente dal difensore.

Avv.to Alessandra Carbone, via Giuseppe di Vittorio n. 19C5, Rivalta di Torino (TO), tel. (+39) 338.18.12.439