La separazione legale. Parte prima: la separazione consensuale.
La separazione legale è la sospensione temporanea di alcuni dei doveri derivanti dal matrimonio.
La separazione legale comporta anche la cessazione della comunione dei beni.
La separazione legale può essere consensuale o giudiziale.
La separazione consensuale consiste in un accordo tra i coniugi.
L’accordo può regolare l’affidamento e il mantenimento dei figli, il mantenimento del coniuge economicamente più debole, l’assegnazione della casa coniugale e altre questioni patrimoniali.
Questo accordo deve essere sottoposto al vaglio del tribunale del luogo di residenza o di domicilio di una delle due parti.
E’ obbligatoria l’assistenza di un avvocato per ciascuna parte oppure per tutti e due i coniugi.
Nell’ultimo caso vi sarà la possibilità di risparmiare sui compensi pagando a metà la parcella.
Se però le parti non riusciranno a raggiungere un accordo l’avvocato a cui è stato conferito il mandato dovrà rinunciare al mandato e inviare le parti ad altri legali.
La separazione consensuale si introduce quindi con un ricorso congiunto.
Il tribunale provvede alla fissazione dell’udienza per la comparizione delle parti avanti al giudice relatore per verificare se esiste la volontà di riconciliarsi.
Nel ricorso introduttivo della separazione o del divorzio consensuale le parti però possono chiedere di sostituire l’udienza con la trattazione scritta, indicando in quella sede la indisponibilità a riconciliarsi.
Il tribunale provvede con sentenza all’omologa dell’accordo valutando che l’accordo rispetti i requisiti di legge e tuteli gli interessi dei figli minorenni.
Se il tribunale ritenesse invece che gli accordi contenuti nel ricorso congiunto di separazione sono in contrasto con gli interessi dei figli può convocare le parti invitandole a modificare la richiesta.
Nel caso in cui non si raggiunga una soluzione idonea, il Tribunale può rigettare la richiesta congiuntamente proposta.
Autore: Avv.to Alessandra Carbone, via Giuseppe di Vittorio n. 19C5, Rivalta di Torino (TO), tel. (+39) 338.18.12.439.
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